L’acidemia Propionica

 

 

L'Acidemia Propionica è una grave malattia metabolica che impedisce a chi ne è affetto di metabolizzare le proteine durante la digestione (cioè spezzare le proteine, contenute in quasi tutti gli alimenti, a cominciare dal latte materno, nei suoi componenti di base utili per il corretto funzionamento e la crescita dell'organismo).

 

 

Davide,

con la sua semplicità,

si identificava con la quercia: aveva dei valori profondi

come le radici di questa pianta,

e questo gli dava

tanta forza e saggezza.

 

Durante il metabolismo delle proteine viene prodotto infatti l'acido propionico, che è molto tossico e provoca gravissimi danni cerebrali e se non controllato costantemente, attraverso una rigida dieta con apporto di proteine limitato, può portare alla morte.

 

Purtroppo l'acido propionico non è facilmente misurabile (è necessario un laboratorio attrezzato e un processo che dura qualche giorno) per cui è difficile impedirne l'accumulo nel corpo.

 

E' perciò necessario un controllo attento di quegli aspetti clinici che indicano un possibile scompenso e cioè nausea, vomito, insufficienza respiratoria, stanchezza, mal di testa, ecc. per evitare l’accumulo eccessivo di acido propionico; questo comporta aggiustamenti quotidiani della dieta, diminuendo ancor di più la quantità di proteine nei cibi.

 

Ciò, però, impedisce all'organismo di crescere e di svilupparsi, per cui è necessario trovare un compromesso che consenta comunque la crescita dei bambini affetti da questa malattia.

 

Nel caso di Davide questo compromesso ha permesso di svolgere una vita normale e attiva fino al raggiungimento della pubertà, mentre nel caso di Luca e Simone le complicazioni sono iniziate molto prima.